I BRONZI

Il bronzo, lega metallica composta prevalentemente di rame e stagno, fu il metallo più usato nell'antichità ed ebbe un'importanza determinante; la relativa difficoltà di reperimento dello stagno ne fece, infatti, un "metallo prezioso".
La presenza dei primi manufatti bronzei in Mesopotamia e nelle regioni della mezzaluna fertile, insieme alla notizia di Strabone che in Persia si trovavano importantissimi giacimenti di stagno, ha fatto ipotizzare in tale area l'inizio dell'uso delle lega, anche se i più grandi giacimenti di stagno si trovavano nelle regioni occidentali del bacino del Mediterraneo, soprattutto in Cornovaglia.
Plinio ricorda almeno sei tipi di leghe di bronzo nella cui composizione entravano a far parte, zinco, piombo oro e argento, a seconda del grado di durezza che si voleva raggiungere e, quindi, del manufatto che si voleva foggiare.
Secondo la tradizione i Sumeri, intorno al 3000 a. C., fondevano il bronzo e lo conservavano in "pani", veri e propri lingotti a forma di piccone, lama d'ascia e pelle di bue. Col tempo i pani divennero mezzo di tributo e di scambio.
Le tecniche di lavorazione del bronzo erano due: la tiratura a martello che consisteva nel martellare sottili lamine di bronzo su una forma generalmente di legno e la fusione che poteva essere ottenuta con tre sistemi diversi: fusione a pieno, a sabbia e a cera perduta.
Il bronzo venne utilizzato, oltre che per creare statue, per produrre tutta una serie di manufatti utili a vari scopi: utensili, suppellettili e oggetti di abbigliamento e ornamento personale.
Armi: spade, frecce, lance, asce, elmi, schinieri e scudi, che in effetti erano costruiti con materiali deperibile, ad esempio legno, ma venivano rivestiti con lamine di bronzo e presentavano al centro un rinforzo dircolare sporgente anch'esso di bronzo (umbone).
Suppellettili: oggetti di arredo e di ornamento della casa come porte, forzieri, tavoli, sedie, triclini.
Utensili: vasellame da cucina e stoviglie, ovvero manufatti necessari per la pulizia e la cura del corpo quali lo strigile un oggetto, usato nelle palestre e nei bagni pubblici, spesso prodotto anche in ferro, formato da un manico e un cucchiaio stretto e allungato, usato per detergere il corpo dalla sabbia e dalla polvere.
Oggetti di ornamento personale e abbigliamento: anelli, orecchini, spilloni, bracciali, fermatrecce, collane, bracciali, bottoni e fibule.
La fibula, oggetto tipico dell'abbigliamento personale sia maschile che femminile, e simile alle nostre spille da balia, fu usato con la funzione di fermare gli indumenti di stoffa. La prima idea di fibula nacque dall'uso dello spillone, passante nella stoffa e fermato mediante un filo avvolto alle estremità; successivamente, il filo fu sostituito da un elemento metallico (fibula a due pezzi ).
Cronologicamente la fibula fa la sua comparsa a partire dal Medio Bronzo, cioé dal XIII sec. a. C., ma il luogo d'origine è ancora oggetto di discussione. Oggetto di grande utilità, ebbe, in origine, un aspetto poco appariscente; in seguito divenne esteticamente più curata e fu foggiata in ferro e anche in oro e in argento.
Gli elementi costitutivi della fibula sono l'arco, l'ago o spillone, generalmente collegato all'arco da una molla, e la staffa, cioé un aggancio di varia forma nel quale veniva inserita la punta dell'ago.